Ci sono 6 pilastri fondamentali su cui poggia il nostro benessere psicofisico e che ci permettono di reagire con meno ansia nella nostra vita quotidiana.
Il nostro cervello è collegato al nostro corpo attraverso il tronco encefalico che poi scendendo diventa midollo spinale e questo rappresenta il nostro sistema nervoso centrale. Bene, quindi corpo e mente sono connessi e in stretta relazione tra loro. Per stare bene uno deve stare bene l’altro.
Il nostro cervello ha bisogno, a livello neurofisiologico, di 6 elementi per stare bene che sono l’alimentazione, il sonno, il movimento, le relazioni sociali, il contatto con la natura e la relazione con se stessi e le proprie emozioni.
L’ALIMENTAZIONE più è variegata e piena di tutti i nutrienti più forza dà al nostro cervello e al nostro corpo. Il cervello per funzionare ha bisogno principalmente di zuccheri (quelli buoni) ma anche degli altri componenti come le vitamine, sali minerali, proteine ecc. Se al mattino iniziamo con una bella colazione variegata e inizieremo già con tutte le energie necessarie per affrontare la giornata e le varie attività e imprevisti che possono accadere così da poterli affrontare al meglio e reagire con meno ansia. Questo perchè il corpo e il cervello si sentono forti e pronti per reagire. Inoltre cosa mangiamo all’inizio della giornata influenzerà anche ciò che accadrà e cosa mangeremo durante il corso della giornata. Un pasto equilibrato è la soluzione ideale.
Il MOVIMENTO anche questo è fondamentale per essere energici e attivi e apportare un miglioramento psicofisico all’organismo. Come le medicine per apportare un beneficio devono essere date nella giusta dose, così vale anche per il movimento. Sotto una certa soglia non apporta nessun beneficio. Gli studi dimostrano che un miglioramento lo otteniamo con un movimento continuativo e variegato per almeno 150 minuti a settimana, quindi 30 min al giorno per 5 volte a settimana. Se invece vogliamo aumentare ancora di più i suoi benefici, introducendo anche un dimagrimento dovremmo camminare per 220 minuti a settimana. Il movimento dovrebbe essere continuativo, leggermente intenso ma non troppo, come appunto la camminata a passo svelto ma che ci permette di poter conversare con un'altra persona. Quello è il livello ottimale di movimento quotidiano. Un corpo in movimento è un corpo sciolto, non contratto pronto e attivo a reagire agli eventi.
Il SONNO Dormire è fondamentale per la rigenerazione del nostro cervello e del nostro organismo. Durante il sonno si svuota la nostra memoria di lavoro e tutte le informazioni vergono riorganizzate così da non sentirci sovraffollati di informazioni ma rigenerati. Il sonno ricopre un ruolo centrale nel benessere psicofisico. Inoltre quando ci sentiamo sotto pressione oppure abbiamo molte cose da fare è importante fermarci e chiudere gli occhi. Questo è un ottimo metodo per riequilibrarci e svuotarci. Non dobbiamo per forza dormire ma fermarsi respirare e chiudere gli occhi per almeno 15 minuti tempo necessario per uno scarico di tensione. Non possiamo però riuscirci subito la prima volta. C’è bisogno di un piccolo allenamento. Potete iniziare a farlo tutti i giorni per 15 min, impostate una sveglia rimanere con gli occhi chiusi, cercando di rilassare il corpo e focalizzandovi sul respiro, i pensieri arrivano ma voi guardateli come un osservatore esterno fateli fluire e riportate la vostra attenzione al respiro. Quando la sveglia suona riprendete le vostre routine. Imparerete a svuotare la vostra memoria di lavoro, prendere distacco e svuotare la mente.
RELAZIONE CON LA NATURA
Il nostro cervello si è sviluppato nel corpo dei nostri progenitori centinaia di migliaia di anni fa, quando loro vivevano a contatto con la natura. Il corpo e il cervello avevano dedicato recettori e aree speciali all’interazione costante con la natura per meglio capire le situazioni ambientali e l’ambiente climatico che li circondava, questo al fine di adattarsi nell’ambiente in cui vivevano. Gli anni sono passati ma il nostro cervello continua a dare molta importanza all’ambiente che lo circonda. Ovviamente se il cervello sa quale è la situazione ambientale che lo circonda è più pronto e adatto a rispondere agli stimoli sentendosi anche più forte nel farlo. È una componente biologica che ci portiamo dietro da migliaia di anni ed ha ancora un ruolo centrale. La cosa che possiamo fare è entrare il relazione la natura con la parte vegetativa e nello specifico con le piante. Perché le piante sono il riassunto del clima che ci circonda. Ogni giorno entrate in contatto con le piante, andate in un giardino, passeggiate, o mettete delle piante nella vostra casa anche una in ogni stanza. Dedicategli del tempo, prendetevene cura, annaffiatele, concimatele fate quello che è necessario.
LE RELAZIONI SOCIALI
L’uomo è per definizione un animale sociale, sviluppa e struttura la sua personalità attraverso l’interazione con l’ambiente e le persone che lo circondano. Anche se le relazioni non sono sempre facili, tuttavia le neuroscienze hanno dimostrato che quando c’è un’interazione positiva con gli altri i nostri livelli di ossitocina (l’ormone della felicità) aumentano e con essa la nostra disponibilità ad interagire con fiducia con gli altri. Creando un circuito virtuoso in cui sarete sempre più propensi ad interagire portando ad aiutarvi vicendevolmente. Sapere che c’è qualcuno che ci può aiutare ci rende più forti nell'affrontare le difficoltà della vita. Quindi quello che potete fare per instaurare relazioni sociali positive è iniziare a cambiare positivamente ciò che vi viene dato. Se vi danno attenzione date attenzione, se vi stringono la mano ricambiare, se vi sorridono sorridetegli anche voi ecc..
IL CONTATTO CON SE STESSI E CON LE PROPRIE EMOZIONI
Il ruolo delle emozioni ha un ruolo centrale nel favorire la salute e il benessere. Non molti decenni fa la preoccupazione principale dei nostri antenati per assicurarsi un adeguato livello di salute riguardava il soddisfacimento dei bisogni primari di base come mangiare, bene, stare al caldo. Con il passare del tempo il concetto di salute si è allargato. Nel 1998 infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la salute come “un completo stato di benessere fisco, sociale e spirituale” piuttosto che la sola “assenza di malattia”. Le emozioni rappresentano una risposta dell'organismo agli stimoli ambientali, sono un segno importante dell'integrazione tra mente e corpo e rivestono un ruolo centrale nella qualità della vita: la loro repressione, dovuta a fattori di diversa origine, spesso causa disagi e malattie, mentre la loro adeguata espressione favorisce il benessere e la crescita della persona. Il termine Emozione deriva dal latino "ex-moveo", che significa 'muovere-fuori, uscire, sgorgare'. L'etimologia della parola richiama quindi un movimento che da 'dentro' va verso 'fuori'. Stare in contatto con se stessi, con le proprie emozioni e con i propri bisogni ha un ruolo centrale nel vivere una vita piena e soddisfacente. Quindi quando arriva un’emozione accoglila perchè ha un messaggio da darti, è questo il ruolo adattivo delle emozioni. Potrebbe volerti dire che quella situazione o persona non ti piace e devi prendere le distanze o mettere dei confini, oppure ti senti arrabbiato perchè qualcuno ha superato un certo limite ecc .
Quello che puoi fare è chiederti, ogni volta che arriva un'emozione, intanto che emozione è cosa sta provando e poi prova a chiederti cosa ti vuole dire, quale messaggio vuole mandarti.
“Non cambierai la tua vita se non cambierai una piccola cosa ogni giorno”
Il nostro cervello ci rivaluta costantemente se facciamo dei piccoli cambiamenti. Basta fare piccole cose diverse per far cambiare la percezione che il cervello ha di noi. Se mangiamo diversamente, se dormiamo diversamente, se ci muoviamo diversamente se aumentiamo le nostre relazioni con gli altri. Basta davvero poco per cambiare l’opinione che il cervello ha di noi e convincerlo a non reagire con ansia e a sentirsi più forti.
E’ importante ritagliarsi ogni giorno un tempo per piccole sperimentazioni, per cambiare bisogna scoprire e sentire.
Prova a sperimentare ogni giorno un piccolo cambiamento tra quelli che abbiamo appena detto e prova a vedere che effetto ha su di te.
DR. Rebecca Cataldo Psicologa Psicoterapeuta
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