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Immagine del redattoreRebecca Cataldo

ANSIA E STRESS: Gestiamoli attraverso il training autogeno

Aggiornamento: 7 gen 2022


Come abbiamo trattato in un precedente articolo ansia e stress sono aspetti fisiologici e appartenenti al nostro patrimonio reattivo. Quindi non possiamo eliminarli dalla nostra vita poichè hanno una funzione positiva, adattiva e di sopravvivenza.

Ma quando vediamo che l'ansia e lo stress iniziano ad essere disfunzionali dobbiamo adottare delle azioni finalizzate alla loro gestione. Se abbiamo un sintomo (che può essere di vario genere) e in questo caso parliamo di un sintomo legato all'ansia, significa che c'è qualcosa che non va. Il nostro corpo ci sta inviando dei messaggi che è bene prendere in considerazione. Il sintomo va accolto prima di essere eliminato. Questo può avvenire attraverso l'inizio di un percorso dedicato proprio ad approfondire ed affrontare la situazione. Insieme a questo è utile però lavorare anche ad un livello fisiologico proprio perchè l'ansia e lo stress sono delle risposte fisiologiche, si esprimono attraverso delle sensazioni.

Lo stress è una reazione tipica di adattamento del nostro corpo ad un generico cambiamento sia fisico che psichico. E' quindi  un meccanismo importante e funzionale per l’adattamento dell’individuo all'ambiente. D'altronde una caratteristica fondamentale del ciclo vitale è appunto il processo di cambiamento, per cui non potremmo mai eliminare completamente lo stress ma solo imparare a gestirlo. Di solito si ha la tendenza a porre l’attenzione solo sugli aspetti negativi, ma in realtà lo stress è energia positiva al servizio del nostro organismo. Lo stress  provoca una reazione fisiologica, come risposta alle esigenze causate dagli stimoli esterni (stressor), che mobilita le risorse disponibili al fine di produrre una speciale energia, ad alto rendimento, definibile come “energia da stress”.

Lo stress implica un aumento di determinati ormoni, in particolare adrenalina e noradrenalina. Ciò comporta un’intensificazione della vitalità che consente all’organismo di adattarsi e reagire al variare delle circostanze. Per questo motivo, Hans Selye, identificò lo stress con l’energia di adattamento che sperimentiamo ogni giorno e distingue uno stress positivo da uno negativo. Distress: stress negativo, ovvero la sgradevole sensazione di malessere associato a uno spreco di energia da stress dato da un accumulo di tensione non gestita bene, portando così alla fase di esaurimento se non abbiamo delle adeguate valvole di sfogo. Eustress: stress positivo, sinonimo di vitalità, associata al massimo di efficacia dell’energia da stress se l’ansia viene incanalata nel modo giusto. Ciò che differenzia lo stress positivo da quello negativo è la capacità di investire l’energia da stress in modo produttivo. In altre parole si parla di stress positivo che se prolungato nel tempo e non controbilanciato da eventi positivi, può degenerare in negativo. Lo stress procura cambiamenti fisici nel cervello e nel corpo.  Nel cervello le principali sostanze chimiche che iniziano a funzionare male sono alcuni neurotrasmettitori (ormoni messaggeri dell’informazione) come la Serotonina, Noradrenalina e Dopamina, oltre all’aumento del Cortisolo nel sangue, che viene definito l’ormone dello stress.

Degli strumenti utili sono in primis la concentrazione sul momento presente, cercare di eliminare pensieri anticipatori e focalizzarsi sul qui ed ora, altro aspetto fondamentale è la respirazione diaframmatica (come spiegata nello specifico nel'articolo su Stress Ansia e Respirazione). Molto utile è un'altra tecnica di rilassamento come il Training Autogeno. Imparare quindi a rilassarci con l’utilizzo di alcune tecniche è molto importante e utile per fronteggiare ansia e stress.

  • Il Training Autogeno è una tecnica di rilassamento elaborata dallo psichiatra tedesco J.H. Schultz  basata sulla correlazione tra aspetti psichici e somatici, presuppone la relazione tra corpo e psiche; ad esempio se noi sperimentiamo un’emozione, percepita come tale a livello psicologico, vi sarà un suo corrispettivo a livello fisiologico.


  • Il T.A. è un allenamento sul controllo mentale, muscolare e sullo sviluppo dell’immaginazione. Permette il ritrovamento della calma e  dell’armonia, migliora le difficoltà del sonno, gli stati ansiosi e si traduce in un miglioramento nel rendimento di tutte le attività quotidiane. È un allenamento progressivo a particolari esercizi di concentrazione verso il proprio corpo. E’ un metodo di autodistensione da concentrazione psichica che appunto ha implicazioni sia al livello psichico che somatico. La pratica sistematica di tali esercizi ha infatti una serie di effetti benefici sull’equilibrio psicofisico dell’individuo sia a livello psichico, in quanto attenua alcuni stati emozionali negativi, quali l’ansia, il panico, un'eccessiva euforia, che a livello fisico come ad esempio il miglioramento della pressione sanguigna.


  • Questa tecnica risulta efficace per ottenere un rilassamento generale, un equilibrio psicosomatico e un maggiore grado di benessere.  Il rilassamento è uno stato psico-fisico nel quale l’individuo si sente sollevato dalla tensione,  tensione che percepisce anche a livello somatico.

  • L’apparato che si attiva durante uno stato di stress o ansia è il Sistema Simpatico componente del  Sistema Nervoso  Autonomo. Il SNA è chiamato così perché regola tutte le attività dei nostri organi che non sono comandate direttamente dalla nostra volontà. Il nostro organismo fa molte cose di cui non ci rendiamo conto. La situazione però è sempre sotto controllo grazie al sistema nervoso autonomo. Questo sistema è diviso in due componenti, che provocano negli organi effetti opposti: il sistema simpatico che interviene nelle situazioni di emergenza, e il sistema parasimpatico che agisce nei momenti di relax. Entrano in azione in momenti diversi e che, pur agendo sugli stessi organi, hanno effetti diametralmente opposti.

  • Il Training Autogeno (TA) agisce proprio sul SNA attivando il Sistema Parasimpatico.

  • Gli esercizi di concentrazione di Schultz sono infatti particolarmente studiati e concatenati allo scopo di portare, progressivamente, al realizzarsi di modificazioni organiche vere e proprie, che sono esattamente opposte a quelle prodotte dallo stress.

  • A sua volta questa generale distensione corporea produce distensione psichica, in quanto e' bene ripeterlo, non si puo' intervenire su una parte della totalita' mente-corpo senza modificare tutto il resto. Il TA non ha solo il compito di rallentare la reattività dell’individuo, bensi' di regolarizzarla, normalizzarla, favorendo pertanto il recupero di energie e risorse psicofisiche con conseguente sensazione di distensione.



DR. Rebecca Cataldo Psicologa Psicoterapeuta

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Bibliografia

Biondi M.; Stress, sistema nervoso centrale e sistema immunitario; Medicina Psicosomatica, 1977;

Eberlein G.; Il Libro del Training Autogen; Feltrinelli Editore, Milano, 1975;

Kilham C. S.; I cinque esercizi tibetani; Tea, Milano, 1997;

Mauti E.; Training Autogeno; Giunti Editore, Firenze, 2012;


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