Nell'Ansia e negli Attacchi di panico un tema chiave è quello del CONTROLLO.
Il controllo è centrale nello sviluppo di un attacco di panico e successivamente se mal gestito anche portare alla strutturazione di un disturbo vero e proprio. E' quello che facciamo e come lo gestiamo a mantenere il problema !
L'essere umano in se ha la necessità di sentirsi padrone di Se stesso, di avere il controllo delle situazioni e della propria vita, e questo è sano e va bene ma quando questa necessità, questo controllo diventa eccessivo, esagerato che subentra il problema. E’ invece importante trovare un equilibrio tra mantenere il controllo e cederlo. Soprattutto in una società in cui il razionalismo, il controllo sono enfatizzati e accettati e dove viene data poca importanza invece alla parte emotiva e alla sua accettazione. Questo porta a pensare che se mi controllo funziono meglio, se faccio prevalere la razionalità sull'emotività tutto funziona meglio. Ma non è così, paradossalmente usando in eccesso la razionalità e il controllo è lì che lo perdiamo, soprattutto sulla gestione del nostro lato emotivo, poichè siamo più essere emotivi che razionali.
Perchè, proprio da un punto di vista fisiologico, vengono prima le emozioni e poi la razionalità, prima percepiamo un'emozione e poi la razionalizziamo. Come per esempio nella paura, questa scatta in millesimi di secondi attivata dal nostro sistema limbico, il nostro centro delle emozioni situato nel cervello antico e solo dopo capiamo che abbiamo paura, solo dopo diamo un significato a quello che abbiamo provato. Ed è proprio la PAURA alla base dell'ansia e degli attacchi di panico. Prima viene la paura e poi l’ansia. L’ansia è la manifestazione fisiologica della paura, ci aumenta il battito cardiaco, aumenta la sudorazione, la respirazione, ci gira la testa ecc… ed è proprio il voler bloccare queste sensazioni, il non volerle sperimentare che porta ad un aumento di queste sensazioni creando un escalation che può portare da un ansia ad un vero e proprio attacco di panico caratterizzato dalla sensazione e paura di morire o impazzire e questo avviene in un breve lasso di tempo.
Quindi ciò che caratterizza l’attacco di panico è la percezione di queste sensazioni e me ne spavento e cerco di controllarle. Mi spavento di ciò che sto provando e innesco un escalation che mi porta fino al panico. Quindi è proprio il controllo di queste sensazioni, il cercare di bloccarle a causare l’attacco di panico vero e proprio. E’ l’eccesso di controllo che fa perdere il controllo.
Invece è normale sperimentare ansia o altre emozioni anche spiacevoli come per esempio il dolore ed è questo che dovremmo iniziare a capire. Non dobbiamo a tutti i costi non sentirle, è normale provare ansia per un esame, per un colloquio di lavoro, per una prestazione che dobbiamo fare, o quando affrontiamo qualcosa di nuovo che ci mette alla prova o quando ancora siamo in una situazione per noi difficile. E’ normale provare ansia e non dobbiamo controllarla pèrchè sarà proprio questo controllo a farci perdere il controllo. Non possiamo controllare quello che sentiamo o quello che proviamo, dobbiamo prenderne atto e accoglierlo anche se non è piacevole è questa la chiave.
E’ proprio questo controllo, questa paura di quello che stiamo provando, delle sensazioni che stiamo sperimentando e non vorremmo avere, cercando conseguentemente di bloccarle e negarle ad innescare l’attacco di panico. Non possiamo controllare ciò che proviamo con la razionalità, che tra l’altro è più lenta e arriva dopo l’emozione. Dovremmo imparare a lasciar spazio ai sensi, a quello che proviamo, allentare questo controllo per imparare a gestire le emozioni.
Anche controllare preventivamente ciò che potremmo provare perchè in quella situazione abbiamo provato ansia è dannoso perché è proprio così che inneschiamo invece l’ansia e il panico.
Allora cosa dovremmo fare?
Per prima cosa accogliere quello che proviamo senza volerla reprimere o controllare ma lasciarla vivere perché è normale provare certe sensazioni (lo so non è facile infatti bisogna lavorarci sopra).
Poi nel momento in cui sentiamo la respirazione troppo eccessiva e veloce potremmo ristabilirla attraverso la respirazione diaframmatica, respirando profondamente dal naso gonfiando la pancia ed espirare lentamente attraverso la bocca sgonfiando la pancia fino a che la nostra respirazione non si stabilizza.
Ma la cosa più importante è iniziare ad accettare ed accogliere quello che proviamo, lasciandolo essere senza controllarlo. Dovremmo imparare a gestire le nostre emozioni è questa la chiave e la risoluzione. In ogni caso quando però la situazione è compromessa si può chiedere aiuto ad un professionista per lavorare su questo, sulla gestione delle emozioni poiché non siamo abituati a farlo, nessuno ce lo insegna anzi ci dicono fin da piccoli di non mostrarsi deboli, di non piangere, non siamo educati purtroppo alla gestione delle emozioni. Peccato perché riuscire ad accettarle e gestirle è fondamentale per la nostra stabilità emotiva. Stessa cosa accade con il dolore, cerchiamo spesso di non sentirlo cercando dei modi per evadere ma questo non porta al superamento di quello che stiamo vivendo perchè se proviamo dolore staremo vivendo un momento difficile e dobbiamo sperimentarlo tutto fino ad esaurirlo, dobbiamo cadere negli inferi per poter risalire. Dovremmo imparare a stare con quello che proviamo è lì la chiave per non farci sopraffare è l’accettazione di quello che è.
Dr. Rebecca Cataldo Psicologa Psicoterapeuta
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